Il
Lake Natron è un lago che si estende per circa 60 km nella Great Rift Valley, nella parte settentrionale della Tanzania. Situato alla base del vulcano attivo Ol Doinyo Lengai, è di una bellezza desolata, incantevole, quasi surreale. L’alto contenuto sodico e l’intensa evaporazione dell’acqua, durante la stagione asciutta, provoca la proliferazione di colonie di microrganismi, tra cui i cianobatteri, responsabili della particolare colorazione rossa. Il lago varia dimensione, estensione e profondità a seconda delle stagioni e dell’andamento delle piogge, per cui, al variare della situazione, anche i suoi colori sfumano dal bianco al rosa, dal rosso al marrone.
Le sue acque sono pericolose perché l’altissima percentuale di carbonato idrato di sodio le rende caustiche. L’unico essere che può sopravvivere sulla sua superficie è il “fenicottero minore”, grazie ad uno strato protettivo corneo su zampe e becco.
L'Africa orientale conta 1,5-2,5 milioni di fenicotteri minori, che rappresentano i tre quarti della popolazione complessiva mondiale. La maggior parte di questa specie nidifica nel Lago Natron tra agosto e ottobre, classificandosi come il più importante sito di riproduzione di fenicotteri minori al mondo. Non c’è da stupirsi, quindi, che sulle sponde del lago sono state girate le riprese del documentario naturalistico “Il mistero dei fenicotteri rosa” della Walt Disney Pictures.
Le passeggiate intorno al lago, ai ruscelli e alle cascate, lungo la vicina scarpata, costituiscono una fantastica avventura fuori dai sentieri battuti, che consigliamo nei nostri
safari in Tanzania. Gli amanti del trekking, invece, potranno cimentarsi con la scalata del vulcano Ol Doinyo Lengai. Il trekking è impegnativo, inizia in tarda serata e dura tutta la notte (6 ore per la salita e circa 4 ore per la discesa). L'ascesa dell'Ol Doinyo Lengai è faticosa a causa del caldo torrido diurno e della mancanza d'acqua. Sale rigorosamente dritta su pendii scivolosi, coperti di cenere e rocce friabili, con notevole dislivello. La salita avviene nelle ore notturne per raggiungere la vetta alla prime luci del giorno, quando l’alba offre lo stupendo scenario di un paesaggio onirico, desertico e remoto. Si consiglia di indossare pantaloni corti ma anche lunghi e una giacca calda perché in quota la temperatura può essere fredda. La via d'accesso da nord-ovest permette di scendere dalla vetta all'ombra del mattino.
Nella zona si trovano diversi Maasai Boma, che danno la possibilità di interagire con le popolazioni locali e conoscerne usi e costumi.
Monte Ol Doinyo Lengai
Il monte sorge a Sud del Lago Natron, nella Great Rift Valley, proprio nel cuore della terra dei Maasai. Questi giungono da ogni parte della Tanzania e dal vicino Kenya per venire a pregare sulla montagna che considerano sacra e a cui hanno dato il nome "Ol Doinyo Lengai" che significa “La montagna di Dio”.
Unico vulcano attivo della Tanzania e anche l’unico vulcano, conosciuto al mondo, per eruttare natrocarbonatite, un raro tipo di roccia vulcanica ricca di sodio, potassio e carbonato di calcio, ma bassa in silice. A causa di questa particolare composizione, la lava è estremamente fluida e scorre velocemente: inizialmente scura come il petrolio si schiarisce rapidamente a causa di reazioni chimiche con l’acqua piovana e l’umidità dell’aria, diventando bianca e creando l’illusione di una cima innevata. Temperature inferiori, rispetto alle lave di silice, determinano una bassa incandescenza incapace di produrre luce sufficiente per brillare di giorno. Altra peculiarità, quindi, della lava del Ol Doinyo Lengai è che può essere visibile solo di notte.
L’attuale cono del vulcano si è formato circa 15.000 anni fa, ma la profondità e la morfologia sono cambiate nel corso della varie eruzioni. Dopo l’eruzione del 2007 il cratere settentrionale attivo e quello meridionale dormiente si sono fusi insieme, creando una grande caldera.